Decreto Cura Italia tutte le novità
In che cosa consiste il Decreto Cura Italia.
Il decreto legge-economico è stato emanato il 17 Marzo 2020, e prevede alcune agevolazioni che mirano all’agevolare la situazione di molti cittadini Italiani posti in differenti posizioni lavorative e situazioni familiari e fiscali.
Nello specifico, tale decreto prevede delle misure di potenziamento del Servizio Sanitario, oltre che un sostegno economico per imprese legate all’emergenza epidemiologica, lavoratori e famiglie.
Tale decreto Cura Italia contiene quindi delle norme sulla sanità, sulla liquidità delle imprese e famiglie, sul lavoro e sul fisco.
A partire dal bonus di 600 euro destinati all’acquisto del servizio di baby-sitting per chi ha figli a casa e deve comunque lavorare, fino ai crediti d’imposta e alle buste paghe che aumentano per chi è ancora sul posto di lavoro.
I permessi e agevolazioni costituiti da tale decreto sono i seguenti.
Cassa integrazione.
Le Cassa Integrazione sarà un ulteriore sostegno alle imprese, operai, apprendisti o lavoratori somministrati. Questi ultimi devono avere un’anzianità lavorativa di almeno 12 mesi presso l’impresa. Le CIGD vengono concesse dalle provincie autonome o dalle regioni, oppure vengono direttamente concesse dal Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro, e dal Ministero delle Finanze e dell’Economia, grazie ad un apposito decreto interministeriale.
La cassa Integrazione puo’ essere richiesta tramite il consulente del lavoro anche per le ditte di 1 dipendente.
La cassa integrazione in deroga puo’ coprire il 100% della giornata lavorativa del lavoratore o anche solo il 50%.
Ci sono poi due possibilità. Quella di far anticipare al datore di lavoro l’80% dello stipendio del dipendente oppure di pagare il dipendente quando la cassa integrazione liquiderà l’importo all’azienda come credito di imposta.
Questa seconda opzione puo’ essere molto gravosa per il dipendente se la cassa deve coprire il 100% delle ore lavorative. Questo vorrebbe dire non prendere lo stipendio per mesi. D’altronde essendo una ammortizzatore sociale è anche una misura di emergenza che garantisce comunque quella somma al dipendente.
I permessi 104 per assistere i disabili.
I permessi 104 consistono nel beneficio automatico dell’incrementazione dai tre ai dodici giorni per i mesi di Marzo e Aprile, al fine di sostenere i propri famigliari portatori di handicap.
Il lavoratore potrà quindi avere accesso a 18 giorni di permesso, nello specifico tre per ogni mese, oltre che i dodici aggiuntivi previsti da questo decreto.
L’affitto di negozi e botteghe.
Il decreto Cura Italia si occupa anche di agevolare l’affitto dei negozi e delle botteghe, tramite il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 60% del canone d’affitto del mese di marzo, o del negozio dove i lavoratori svolgono le loro attività.
Il beneficio fiscale invece, non è riconosciuto alle attività rimaste aperte durante i giorni di contenimento del contagio: queste possono essere ritrovare nel Dpcm di data 11 Marzo 2020.
Questo credito d’imposta potrà essere speso in compensazione, pertanto risulta un bonus automatico o rinviato a Maggio, dal momento in cui tutti i lavoratori dovranno versare nuovamente imposte e contributi.
Il bonus ai professionisti senza Cassa.
Ai lavoratori e liberi professionisti con partita Iva, così come ai collaboratori attivi nella stessa data, è riconosciuta un’indennità per il mese di Marzo pari a 600 euro, fatta eccezione per pensionati o non iscritti a forme obbligatorie previdenziali.
Per ottenere il bonus di 600 euro, sar necessario presentare domanda all’Inps. Le regole e modalità di tale bonus sono ancora da definire, e l’indennità è esentasse.
Professionisti con Cassa.
I professionisti iscritti alle Casse di previdenza, che sia ad ordini o albi professionali, possono richiedere l’erogazione dell’indennità. Al momento sono stati stanziati 300 milioni per l’erogazione del bonus, ma le modalità di erogazione devono ancora essere fissate dal ministero dell’Economia e del Lavoro nei prossimi 30 giorni.
Extrabonus automatico per coloro che lavorano.
Questo bonus è per l’appunto destinato ai lavoratori aventi dei redditi fino ai 40mila euro, e che in questi giorni continuano ad andare sul posto di lavoro o nel proprio ufficio.
Il loro datore di lavoro dovrà obbligatoriamente riconoscere nella busta paga del mese di Aprile il bonus, oppure a un conguaglio, un bonus di 100 euro aggiuntivi.
In quest’ultimo caso, l’erogazione risulta automatica.
Stagionali del turismo, autonomi o agricoltori.
I lavoratori presenti in tali settori possono avere accesso al bonus di 600 euro, a condizione che questi non siano in pensione o già iscritti ad ulteriori forme di previdenza obbligatoria.
Oltre a ciò, a tali lavoratori sarà escluso dal reddito, e sarà erogata direttamente dall’Inps su specifica richiesta. Possono accedere a tale bonus anche gli operai agricoli che nell’anno 2019 hanno avuto almeno 50 giornate pagate, così come coloro che sono iscritti a delle gestioni speciali dell’assicurazione obbligatoria, quali, ad esempio, l’Ago o eventuali gestioni speciali destinate ai lavoratori autonomi.
Credito d’imposta per la sanificazione.
Il credito d’imposta è invece destinato a coloro che sanificano gli ambienti di lavoro e le loro attrezzature. Infatti, per qualunque lavoratore che attivi le procedure di sanificazione al fine di contenere il contagio entro il 2020, potrà avere un credito d’imposta pari al 50% sulle spese di sanificazione dell’ambiente e degli strumenti di lavoro, documentate fino a 20.000 euro per ciascun lavoratore che ne può beneficiare.
Inoltre, il limite di spesa è di 50 milioni di euro, e al fine di ottenere tale bonus sarà necessario attendere le istruzioni e le regole del ministero dello Sviluppo economico e dell’Economia.
Nessun licenziamento per due mesi.
Per un totale di sessanta giorni, saranno sospese le procedure pendenti e d’impugnazione dei licenziamenti. Inoltre, il datore di lavoro non potrà recedere dal contratto per qualsiasi motivo.
Rinvii generali.
Questo decreto prevede anche vari rinvii che interessano, più o meno, i cittadini. Vi è infatti il rinvio delle scadenze per le revisioni delle moto o auto, per un totale di 3 mesi, e la proroga della validità delle assicurazioni moto o auto dai 15 ai 30 giorni dalla data di scadenza. Inoltre, è disponibile la proroga della validità dei documenti d’identità fino al 31 Agosto 2020. Invece, per quanto riguarda gli Atenei, l’ultima sessione di laurea dell’anno 2018-2019 sarà rinviata al 15 Giugno 2020.
Sospensione dei mutui e prestiti bancari.
Il Decreto Cura Italia si è inoltre occupato della sospensione dei mutui e dei prestiti bancari. Nel particolare, tale processo viene applicato a chi ha un mutuo di prima casa e pertanto si trova in gravi difficoltà con le rate.
Inoltre, tale sospensione dei mutui e dei prestiti è stata estesa fino a 9 mesi per i liberi professionisti e lavoratori autonomi, e tale Decreto ha inoltre provveduto al potenziamento del meccanismo di Fondo solidarietà mutui sulle prime case e sul Fondo di garanzia.
E’ possibile richiedere la sospensione dei mutui fino ad un massimo di due volte in un periodo di 18 mesi.
I beneficiari sono per l’appunto i lavoratori che hanno subito la sospensione totale dei lavori o la riduzione di questi ultimi a causa dell’emergenza Coronavirus, o anche i liberi professionisti e lavoratori autonomi che auto-certificano la registrazione un trimestre successivo al giorno 21 Febbraio 2020.
Il congedo parentale.
Questa agevolazione riguarda i lavoratori che hanno dei figli a casa fino ai 12 anni. Tali lavoratori hanno il diritto per un periodo non frazionato e continuativo di stare a casa, avendo inoltre una indennità del 50% della retribuzione.
In alternativa invece, sarà possibile scegliere l’erogazione del bonus di 600 euro, destinato all’acquisto del servizio di baby-sitting. Il congedo parentale viene riconosciuto dal datore di lavoro, ma al fine di agire correttamente sulle modalità operative sarà necessario attendere le istruzioni dell’Inps.