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Coronavirus è un pericolo per la tua azienda ?

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L’alba del 2020 non è cominciata nel migliore dei modi, è infatti di dominio pubblico la notizia secondo la quale il coronavirus sta incidendo in modo consistente sull’economia mondiale e sulla tranquillità di persone ed investitori. I pericoli nell'economia del coronavirus

Oggi si analizzeranno quelli che sono le macro categorie su cui il coronavirus sta avendo maggiore pressione, focalizzando lo sguardo sull’aspetto economico e le conseguenze a breve termine su un’economia mondiale già di per sé altalenante.

Coronavirus, blocco delle importazioni

Quando si è nella spiacevole situazione di venire a contatto con un’epidemia potenzialmente di massa, la prima precauzione è quella di limitare o eliminare i collegamenti tra le nazioni.

Purtroppo questa estrema conseguenza non influisce solo sul turismo ma incide notevolmente sui commerci e sugli accordi logistici tra i diversi Stati. Per quanto concerne il coronavirus vi si è posto di fronte il completo blocco di importazioni di qualsiasi tipologia, siano essi appartenenti al settore alimentare o al settore tecnologico; questo affinché si possano eliminare tutti i possibili contagi nel modo più circoscritto ed efficace.

Il blocco delle importazioni ha limitato treni ed aerei a ben il 50% e lo Stato cinese ha imposto alle città maggiormente colpite di restare in casa e non recarsi a lavoro; la Cina è un enorme fucina nel mondo tessile ed esporta circa il 55% di materie prime verso tutto il mondo. Si può dedurre che il coronavirus abbia fortemente contratto i consumi, a causa di un immobilismo forzato.

Contrazione dei consumi

Nel momento in cui ci si trova a combattere contro un forzato immobilismo, ogni nazione cerca di tutelare i propri contratti commerciali a cui purtroppo per causa di forza maggiore non può asserire. La Cina e l’isolamento causato dal coronavirus sta avendo ripercussioni soprattutto dal punto di vista logistico; è infatti impossibile inviare i prodotti acquistati dalle altre nazioni e rispettare i contratti precedentemente firmati.
Questa situazione costringe la Cina ad una contrazione dei consumi affinché le spese da ammortizzare possano equiparare l’ingente danno creato dalle enormi quantità di prodotti fermi in deposito; quest’ultimi soggetti a costi mensili di gestione a cui bisogna necessariamente sottostare.

Nel momento in cui la Cina ha bisogno di contrarre i consumi vi è per forza di cose un blocco economico a cascata che coinvolge non solo le nazioni vicine al continente asiatico ma purtroppo abbraccia tutto il mondo.

Blocco dell’economia a cascata

Per avere un quadro su quello che possa essere il danno per l’economia mondiale è fondamentale prendere i dati dell’Oxford Economics ed analizzarli con dovizia.

Lo studio sostiene che nel primo trimestre dell’anno 2020 la Cina diminuirà il suo prodotto interno lordo di ben due punti percentuali in rapporto alle attese prima del coronavirus; lo stato cinese sta cercando di tutelare il proprio popolo con incentivi bancari e sovvenzioni lavorative, sperando di attutire le perdite ad un 1.2% complessivo.

Ma per quale motivo il mondo ha così paura economicamente del coronavirus? I motivi per cui questo fenomeno sta creando disagi anche alle popolazioni internazionali oltre che alle multinazionali, sono due: il turismo ed il commercio. Come si può dedurre da una nazione grande come la Cina, il numero di turisti che affollano le varie attrazioni del mondo sono notevoli; questi infatti portano nelle casse di musei, attrazioni ed albergatori una cifra molto importante durante tutto l’anno.
Per quanto riguarda il commercio, è ormai consuetudine acquistare da eCommerce cinesi per risparmiare notevolmente su prodotti che in Europa vengono venduti a cifre maggiorate. Prodotti che ora sono fermi alle dogane per tranquillizzare gli acquirenti su un possibile contagio.

Fobia delle persone

Come per ogni nuova epidemia, vi è tra le persone una fobia spesso immotivata. Medici convenzionati e farmacie prese d’assalto da persone che immaginano di essere contagiati perché sono venuti a contatto con individui di nazionalità cinese. In questi casi è evidente che sia l’ignoranza ad avere la meglio e che informarsi prima su cosa sia e poi sul perché e per come questo si diffonda, sarebbe sempre la soluzione migliore.

Da oltre 30 anni mi occupo di informatica. La mia è sempre stata una passione che mi ha portato ad accettare ogni nuova sfida, come una nuova vetta da conquistare.

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