Le principali novità fiscali che ci aspettano per fine anno e inizio 2018
Cominciando con le scadenze fiscali di fine anno 2017 ricordiamo la proroga fino al 31 ottobre 2017, prevista per la presentazione del 770/2017 e delle Certificazioni Uniche 2017; entro il 30 Novembre 2017 inoltre, è previsto il secondo pagamento dell’acconto di imposte e contributi Inps, Irap, Irpef ecc. insieme all’invio delle comunicazioni inerenti alle liquidazioni Iva trimestrali. A dicembre invece l’appuntamento è con IMU, TASI e acconto Iva 2017.
Per il prossimo anno secondo uno studio attuato da Unimpresa, si prevede che le uscite di bilancio saranno maggiori e così pure la spesa corrente; si ipotizza un aumento del costo del lavoro a dei contributi sociali e previdenziali mentre la spesa per gli investimenti pubblici, opere e infrastrutture subirà un drastico calo.
Riguardo le imprese, la Legge di Bilancio 2018 disporrà il bonus giovani e incentivi per la formazione; sono quindi previste delle agevolazioni sui contributi pari al 50% e sembra che ricomparirà anche l’assegno di riallocazione il quale dopo una precedente fase sperimentale era stato accantonato.
Altre novità per il 2018
Previsione sicura e già in atto dal 2017 riguarda la conciliazione tra famiglia e lavoro con provvedimenti per la genitorialità (maggiore durata e retribuzione per il congedo parentale e di paternità, fornitura di buoni per i servizi di baby sitting ecc.); altri riguardano la flessibilità lavorativa (orari partime, cessione solidale dei permessi ecc.) e le convenzioni con istituti di cura o i buoni per l’acquisto di servizi che tutelano la salute del dipendente.
A beneficiare di questa conciliazione sono i dipendenti ma anche le aziende attraverso l’ottenimento di sgravi sui contributi Inps.
Possibili novità nel 2018, anche per quanto riguarda il bollo auto, sembra infatti che saranno disposti aumenti per gli automobilisti in possesso di auto vecchie e inquinanti; il parametro di calcolo del bollo potrebbe quindi variare dal fattore di potenza del veicolo al suo tasso d’inquinamento e qui ci sarebbero in aggiunta, probabili incentivi per la rottamazione delle auto che spingano ad eliminare e sostituire il veicolo inquinante.
Sembra che il 2018 tra previsioni e ipotesi prometta validi sostegni nell’ambito del lavoro e della previdenza e sono in corso provvedimenti per rendere questo processo fattibile e produttivo di risultati che mirino ad un aumento progressivo del benessere collettivo futuro e del fattore lavoro nel nostro Paese.