Decreto crescita: Cosa aspettarsi!
A COSA SERVE IL DECRETO CRESCITA
E’ un nuovo decreto legge, che serve proprio a favorire la crescita economica in Italia ed anche con l’obiettivo, di aumentare l’occupazione a livello nazionale.
Infatti è stato emanato per affrontare e risolvere il problema della disoccupazione rilevata statisticamente, incentivando le varie imprese ed aziende, ad assumere, nuove persone.
COME DEVE ESSERE USATO E ATTUATO, IL NUOVO DECRETO CRESCITA
Esso come qualsiasi altro decreto legge, deve essere convertito dal Parlamento in una legge ordinaria, entro 60 giorni successivi dalla sua emanazione da parte del Governo nazionale, con la maggioranza necessaria, dei parlamentari riuniti, per la sua approvazione in entrambe le camere.
Si richiede però per la sua validità ed efficacia, anche la promulgazione da parte del Presidente della Repubblica, che provvede a verificarne l’eventuale incostituzionalità e il rispetto della procedura di approvazione legislativa prevista ed infine la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Quest’ultima fase ne rende possibile la sua entrata in vigore, dopo almeno 15 giorni dalla pubblicazione.
L’approvazione per la sua conversione in legge è possibile, a condizione che sia considerato efficacemente utile, per raggiungere lo scopo per cui è stato emanato, dalla maggioranza dei parlamentari presenti al momento delle votazioni e che sia stata trovata la copertura finanziaria sufficiente, da poter avere, anche nel rispetto della Costituzione italiana.
Ci si riferisce al Decreto legge, convertito in legge ordinaria il 28 Giugno 2019, con una pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il giorno successivo.
QUALI NOVITA’ NORMATIVE ED INCENTIVI PREVEDE IL NUOVO DECRETO PER LA CRESCITA
Il Decreto crescita di quest’anno propone diversi incentivi fiscali, bonus ed altre novità seguenti:
– La Flat Tax al 15%, per le imprese ed aziende di servizi con ricavi annuali non superiori a 65.000,00;
– Un superammortamento fino al 130%, del valore di ogni quota di ammortamento deducibile fiscalmente, dal reddito societario conseguito a fine anno;
– Una deducibilità dell’imu pagata per il possesso dei beni immobili, come ad esempio i capannoni industriali usati, per l’attività produttiva nell’impresa, dalle relative imposte sul reddito dovute come l’ires che per quest’anno è del 50%;
– Una riduzione al valore fisso di 200,00 dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale dovuta, per i nuovi immobili, venduti agli acquirenti, dopo essere stati anche demoliti e ricostruiti,dalle imprese di costruzioni edilizie, nel rispetto dei nuovi criteri normativi ed antisismici e con una classe energetica A, per un risparmio possibile dei consumi elettrici;
– Sismabonus o ecobonus riconosciuto come sconto possibile, sul costo da sostenere per ristrutturare una propria abitazione, per renderla più sicura e nel rispetto dei nuovi criteri antisismici e per una sua riqualificazione energetica;
– Credito di imposta riconosciuto anche solo parzialmente, a favore degli imprenditori, per delle loro spese complessivamente sostenute, per partecipare alle fiere internazionali, con il vantaggio di far conoscere e vendere i prodotti delle loro imprese anche all’estero;
– Deducibilità dell’avviamento riconosciuto alle imprese, dal loro reddito lordo dell’esercizio conseguito e per delle loro operazioni di fusione, incorporazione,che servono anche a poter essere più competitive sui mercati, per ogni anno di riferimento;
– Detassazione, o detraibilità fiscale dei canoni mensili di locazione, non percepiti dal legittimo proprietario dell’immobile affittato,dalla sua imposta sul reddito calcolata come irpef lorda,ma dovendone comunque dimostrare la morosità,di chi lo ha ricevuto in uso;
– Bonus economico ricosciuto come sconto del 50%, per l’acquisto dei nuovi condizionatori ad uso domestico, ma di una determinata classe energetica A, che rendono possibile una riduzione dei consumi di elettricità, nelle famiglie;
– Una nuova validità della dichiarazione unica sostitutiva,presentata per richiedere il rilascio del modello, con certificazione dell’ISEE calcolato. Essa sarà valida sempre fino al 31/12 dello stesso anno, in cui risulta presentata. Inoltre sarà possibile avere un modello ISEE aggiornato o corrente, per poter ottenere il reddito e la pensione di cittadinanza, o altre prestazioni di assistenza sociale, anche se la situazione famigliare reddituale e patrimoniale,del richiedente non abbia avuto variazioni di oltre il 25% e se nella sua stessa famiglia, c’è stata la perdita, anche di un solo posto di lavoro;
– Prolungamento della scadenza, per l’invio delle nuove fatture elettroniche emesse,al Sistema di Interscambio dei dati, a 12 giorni successivi, alla loro emissione e non più di 10;
-Conferma della rottamazione già introdotta precedentemente delle cartelle esattoriali, relativamente ai debiti tributari maturati, per delle imposte e tasse non pagate regolarmente,nel rispetto di determinate scadenze, dai cittadini contribuenti e quindi senza più il pagamento anche degli interessi di mora, per un loro versamento rateizzato;
-Modifica anche di alcune scadenze fiscali, per i versamenti di imposte e tasse dovute;
ALCUNI ESEMPI PRATICI DEL CALCOLO DI DETERMINATI INCENTIVI FISCALI PREVISTI DAL DECRETO CRESCITA 2019
1) Calcolo del superammortamento del 130%:
Quota di ammortamento annuale per un nuovo macchinario acquistato = 4.000,00
Quota di superammortamento del 130% deducibile fiscalmente = 5.200,00
Ne consegue una maggiore deducibilità fiscale dell’ammortamento annuale, dal reddito lordo dell’impresa, conseguito a fine anno, un minor reddito imponibile fiscalmente ed anche dell’ires per 5.200,00;
2) Flat Tax al 15% ma da quest’anno solo per imprese ed aziende, con ricavi annuali non superiori ai 65.000,00.
Esempio pratico:
Reddito imponibile annuale=(coefficiente di reddività della loro impresa x Ricavi annuali conseguiti);
Reddito imponibile =( 2,5×25.000,00);
Reddito imponibile = 62.500,00;
Flat Tax = (15% di 62.500,00)= 9.375;
Si è decisa l’estensione di tale imposta piatta e con un’unica aliquota dall’anno prossimo,anche a tutti i lavoratori dipendenti;
3) Imu pagata su dei capannoni industriali che sono beni strumentali usati, per l’attività produttiva dell’impresa, deducibile da quest’anno al 50%.
Esempio pratico:
Imu = 800,00;
Imu deducibile fiscalmente al 50% = 400,00;
Si può avere una riduzione proporzionata del reddito annuale, dell’impresa imponibile fiscalmente e di conseguenza, anche dell’ires dovuta del valore di 400,00;
4)Calcolo dell’ires agevolata, con un’aliquota ad esempio del 16%, minore di quella attualmente e normalmente in vigore, ma solamente se vi sono stati desgli utili conseguiti nell’impresa e reinvestiti;
Esempio pratico:
Ires come imposta annuale del 16%;
Utile lordo dell’esercizio = 28.000,00;
Utile dello stesso anno reinvestito
= 18.000,00;
Ires =(16% di 28.000,00)= 4.480,00;
5)Credito di imposta ricosciuto anche parzialmente,per un 60% delle spese sostenute per partecipare a delle fiere internazionali;
Esempio pratico:
Spese sostenute = 6.000,00;
Credito di imposta riconosciuto= 2.400,00;
Ires lorda 3.000,00
-Credito di imposta 2.400,00
Riduzione dell’ires
netta da pagare 600,00
6)Deducibilità fiscale dell’avviamento ricosciuto positivamente all’impresa, in seguito al suo svolgimento di operazioni di fusione, incorporazione;
Esempio pratico:
Avviamento= 30.000,00;
Utile lordo dell’esercizio = 50.000,00;
Utile lordo dell’esercizio 50.000,00
-avviamento deducibile 30.000,00
-reddito imponibile
fiscalmente 20.000,00
Se ne riduce di conseguenza, anche l’ires da versare allo stato o erario;
7)Canoni di locazione non percepiti dal proprietario, per l’affitto ad esempio di una sua casa a degli inquilini;
Esempio pratico:
Canoni mensili non riscossi = 1.800,00;
Deducibilità fiscale al 40% = 720,00;
-Reddito annuale imponibile fiscalmente di 720,00, con conseguente diminuzione, anche dell’irpef da versare allo stato;